La prossima settimana: Decisioni sui tassi prese, ora al via i dati sull’inflazione

Ecco i principali eventi di questa settimana:

Le decisioni sui tassi sono ormai state prese ed è ora di concentrarsi sui dati sull’inflazione. I dati sull’inflazione PCE core negli USA saranno il grande evento della settimana, in quanto i mercati continuano a reagire alla decisione della Fed e di altre banche centrali della scorsa settimana. In settimana verranno pubblicati anche i dati sull’inflazione in Giappone e in Australia dopo gli incontri della scorsa settimana delle rispettive banche centrali. Avremo inoltre una serie di dati economici utili dagli USA, tra cui il PIL e gli ordini di beni durevoli.

Lunedì

L’avvio di settimana è piuttosto tranquillo in termini di dati con i verbali dell’incontro di politica monetaria della Bank of Japan che daranno ulteriori dettagli sulla decisione storica di alzare i tassi di settimana scorsa. A seguire vi saranno i dati sulle vendite di nuove case USA, ma gli investitori continueranno a reagire alle decisioni delle banche centrali della scorsa settimana, con le relative implicazioni per i mercati obbligazionari. I risultati finali di Kingfisher a Londra chiariranno l’andamento del fai-da-te, che non sembra andare a gonfie vele a causa di un mercato immobiliare con poco brio.

Martedì

I dati economici USA hanno continuato a dipingere un quadro alquanto contrastante per gli investitori, il che rende difficile prevedere quando è più probabile che la Federal Reserve tagli i tassi. Per oggi è prevista un’ampia serie di dati dagli USA, tra cui gli ordini di beni durevoli, che a gennaio hanno registrato il calo più marcato da quasi 4 anni a questa parte, anche se il forte calo degli ordini del produttore di aerei commerciali Boeing ha avuto un impatto chiave sui dati. Avremo anche i dati dell’indice dei prezzi delle abitazioni Case-Shiller, l’indice manifatturiero di Richmond e l’indagine sulla fiducia dei consumatori di Conference Board.

Mercoledì

La scorsa settimana la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariati i tassi, rivedendo in parte il linguaggio più hawkish dall’annuncio. La banca, in particolare, ha indicato che le cose dipenderanno in gran parte dai dati, sottolineando nell’annuncio accompagnatorio che “il Comitato non esclude niente, da un lato e dall’altro” rispetto alla direzione futura dei tassi. Gli investitori vorranno quindi vedere cosa pensa la banca centrale dell’ultimo rapporto sull’inflazione IPC. Di interesse ci saranno anche i dati sull’inflazione IPC dalla Spagna e il rapporto del Comitato di Politica finanziaria della Bank of England. Come sempre saranno utili anche i dati settimanali sulle scorte di greggio.

Giovedì

Dopo i dati sull’inflazione verranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio in Australia, oltre al rapporto sulla fiducia delle imprese ANZ in Nuova Zelanda. Verranno pubblicati anche i dati finali sul PIL nel Regno Unito e negli Stati Uniti, ma vi sono indicatori predittivi migliori come il PMI Chicago, le aspettative sull’inflazione della University of Michigan e il rapporto sulla fiducia dei consumatori. Nel frattempo il rapporto sull’inflazione IPC core di Tokyo catturerà l'attenzione dopo l’aumento dei tassi della scorsa settimana della Bank of Japan.

Venerdì

Infine avremo il grande evento della settimana, ovverosia la lettura sull’inflazione PCE core USA, che è la misura dei prezzi prediletta dalla Fed. I rapporti sull’inflazione servizi e IPC sono risultati superiori alle attese, quindi il mercato vorrà vedere se il PCE seguirà a ruota o punterà più ad una disinflazione. Il PCE headline è aumentato dello 0.3% a livello mensile e del 2.4% su base 12 mesi a gennaio, mentre le letture core sono risultate rispettivamente dello 0.4% e del 2.8%.

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